Le cellule staminali
Nell'organismo umano ci sono molti diversi tipi di cellule (nel midollo, nella pelle, nel cuore, nel cervello ecc) e ogni tipo ha specializzazioni diverse ossia le cellule sono differenziate o mature. Nella seconda metà del XX secolo si è sviluppato lo studio delle cellule staminali (stem cells) ossia di quelle cellule che: a) sono indifferenziate, b) mantengono tale proprietà in alcune delle loro cellule-figlie e c) danno anche origine a tipi diversi di cellule specializzate ossia differenziate.A seconda di quanti sono i diversi tipi di cellule differenziate che si possono ottenere da una singola cellula staminale questa è detta totipotente (può generare ogni altro tipo di cellula), pluripotente (può generare molti tipi di cellule ma non tutti), oligopotente o unipotente (può generare pochi tipi o un solo tipo di cellule).
A seconda dell'origine si distinguono staminali embrionali (ES) e staminali somatiche o adulte. Evidentemente le staminali embrionali comportano la fecondazione in vitro di un ovulo ossia la generazione di un nuovo essere umano per poi distruggerlo alla terza o quarta divisione cellulare. Questo per noi del Movimento per la Vita è un delitto, è l'uccisione deliberata di un innocente, è la degradazione della persona a "cosa" che può essere oggetto di sperimentazione e produzione. Anche la Chiesa Cattolica è contraria all'uso di staminali embrionali mentre invece approva e sponsorizza attivamente, anche economicamente, la ricerca sulle staminali somatiche.
il dott. Angelo Vescovi
La legislazione in merito alle staminali embrionali è molto varia. Si va da paesi che permettono (e finanziano) la produzione di cellule embrionali, di cloni e chimere (Regno Unito, Belgio, Svezia, U.S.A.) a paesi che pongono limitazioni più o meno severe e più o meno verificate (Italia, Germania, Irlanda, Russia). Alla fine di maggio 2014, nell'ultimo giorno del suo mandato e ad elezioni appena avvenute, il parlamento europeo ha cestinato la richiesta, sottoscritta da quasi due milioni di europei, per una legislazione che tutelasse giuridicamente l'embrione, l'iniziativa nota come "Uno di noi" (One of us).
Cellule naturalmente totipotenti sono solo quelle embrionali fino allo stadio di 16 cellule.
Pluripotenti sono vari tipi di cellule umane dell'età adulta, le cellule del feto e alcuni tipi di cellule della persona adulta riprogrammate secondo quanto scoperto dal biologo giapponese Shinya Yamanaka. Per questa scoperta ha ricevuto il Nobel per la medicina nel 2012.
il dott. Paolo De Coppi
Non esiste alcuna terapia, nemmeno sperimentale, con l'impiego di cellule staminali embrionali. Non è attualmente possibile prevedere se e quando questo diverrà possibile, data la scarsa conoscenza dei meccanismi che regolano l'attività di queste cellule (il che ci impedisce di produrre le cellule mature necessarie per i trapianti) e data la intrinseca tendenza delle staminali embrionali a produrre tumori. Questo porta alcune organizzazioni a sospendere il proprio sostegno alla ricerca sulle staminali embrionali, giudicata improduttiva.
Esistono invece già numerose terapie salvavita che si basano sull'utilizzo di cellule staminali adulte e che rappresentano realtà cliniche importanti, quali le cure per la leucemia, le grandi lesioni ossee, le grandi ustioni, il trapianto di cornea ¹.e di trachea ².
Lo scienziato inglese Colin McGuckin, che svolge ricerche a Lione in Francia, ha realizzato da cellule di cordone ombelicale, un mini-fegato da utilizzare per test farmacologici. Il prof. Angelo Vescovi ha partecipato alla scoperta delle staminali cerebrali (1992), ha scoperto il metodo per moltiplicare quelle umane (1996) e, dopo il suo ritorno in Italia, è riuscito a creare un laboratorio a Terni (iniziato nel 2004) dove si producono cellule staminali cerebrali umane finalizzate alla cura delle malattie neurodegenerative (SLA, sclerosi multipla, Parkinson). La sperimentazione sui pazienti è iniziata nel 2012 ed è tuttora in corso³: a fine 2023 si è conclusa con successo la "fase 1" ed è partita la sperimentazione in fase 24.
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Il dott. Paolo de Coppi ha invece dimostrato già nel 2007 la possibilità di estrarre dal liquido amniotico cellule staminali pluripotenti molto affini a quelle embrionali che hanno dimostrato di possedere ampie potenzialità terapeutiche in diversi modelli di malattia. Questa scoperta rende ancora più infondata ogni pretesa di utilizzare cellule embrionali per scopi di ricerca.
La "medicina cellulare" costituisce una importantissima nuova frontiera nella cura: nella medicina tradizionale si curano gli effetti (ossia si rimedia alle carenze del corpo umano con sostanze chimiche aggiunte dall'esterno). Con la medicina cellulare si inseriscono nuove cellule che ripristinano la funzione di quelle distrutte dalla patologia in modo da recuperare, queste almeno le intenzioni, la situazione antecedente l'insorgere della patologia.
1) Intervento di Angelo Vescovi all'Accademia dei Lincei dell'1 Febbraio 2005 (reperito sul sito Mpv Roma)
2) Il primo eseguito con successo al GOSH di Londra nel marzo 2010 dove lavora il dott. Paolo de Coppi. Altri dettagli nel sito dell'ospedale inglese.
3) Intervista ad Angelo Vescovi disponibile su Youtube.
4) Articolo di sintesi su Quotidiano Sanità disponibile in copia PDF.