No all'aborto, sì alla vita

Presentazione del libro "Contro l'aborto"

Sabato 26 marzo 2023 a Brembio si è svolto un incontro sulle tematiche pro-life. Abbiamo partecipato anche noi del MPV Lodigiano presentando l'attività e i progetti dei Centri Aiuto alla Vita. Dopo di che Mario Adinolfi ha raccontato il dramma della mentalità anti-vita e anti-famiglia che troviamo descritto nei suoi libri.


Video originale dell'incontro
Mario Adinolfi inizia1 raccontando che nel marzo 2013 era un deputato del PD e si trovava spesso sotto "processo" da parte dei probi viri per le sue prese di posizione a favore della famiglia, ovviamente quella naturale. Decise allora di rompere con la sua area politica di riferimento, decisione costosa e non solo dal punto di vista economico. Scrisse un libretto dal titolo "Voglio la mamma, da sinistra contro i falsi miti di progresso" e cominciò a tenere incontri, spesso caratterizzati da presìdi di polizia agli ingressi delle sale ove si svolgevano a protezione sua e dei partecipanti. Il libro trattava dell'utero in affitto, argomento purtroppo profetico vista la cronaca di questi tempi. Sottrarre la propria mamma a un bambino è un crimine perché al desiderio di avere un bambino non può corrispondere il diritto ad avere un bambino ad ogni costo.

Purtroppo chi difende la vita e la famiglia è stato progressivamente zittito: qualche settimana2 fa alla Camera si è votata una mozione che impegna il governo a non modificare la legge 194/1978 e in cui si è affermato che l'aborto è un diritto. Nessun contrario e tre astenuti.

Oltre che in "Voglio la mamma" anche in "O capiamo o moriamo" e in "Storia del terrorismo in Italia. L'oblio delle vittime, il potere dei carnefici" Adinolfi ha raccontato la storia della progressiva riduzione a "cosa" della persona umana. Emblematico il caso del commissario Luigi Calabresi, due figli e il terzo in arrivo quando fu ucciso a 33 anni nel 1972. L'esecutore materiale Ovidio Bompressi passò in carcere solo pochi mesi e in seguito fu graziato come primo atto del presidente Giorgio Napolitano per gravissimi motivi di salute. Val la pena di notare che Bompressi è tuttora tra noi...

Adinolfi si continua a chiedere come sia possibile ridurre una persona a "cosa" al punto che la si possa affittare o farle produrre ovuli da acquistare (si veda il video Eggsploitation, che spiega come avviene). Si chiede anche come sia possibile che una figlia possa un giorno diventare autorizzata a sopprimere suo padre, solo perché convinta di fargli una cortesia, invece che stargli accanto e fargli vivere nell'affetto dei famigliari la fase finale della vita. Purtroppo ormai la vita vale solo se sei produttivo o almeno hai un buon livello di consumatore. Siccome la denatalità porterà a un welfare insostenibile è certo che il numero dei soppressi diventerà una valanga.

Estratto dell'intervento di Mario Adinolfi sintetizzato in questa pagina

La cultura dipinge ormai la maternità come avvelenatrice del pianeta: siamo all'anti-maternità di matrice ambientalista.

Adinolfi riprende la storia: Calabresi fu ucciso nel 1972 ma la prima proposta di legge per l'aborto (del PSI) c'era già nel 1971. La motivazione della proposta era che in Italia avvenivano tre milioni di aborti clandestini l'anno: un numero falso e assolutamente fuori dalla realtà. Infatti a legge approvata si arrivò al massimo a 200.000 aborti/anno. Ma quasi nessuno ebbe il coraggio di controbattere. L'uso di numeri falsi è una costante. Anche in queste settimane si va dichiarando che ci sono 150.000 figli di famiglie arcobaleno che avrebbero bisogno venisse eseguita la dichiarazione anagrafica dei due "genitori" dello stesso sesso. In realtà a Milano, dove questa trascrizione viene fatta, i casi sono in tutto 38. Come fanno a essere 150.000 in tutta Italia?

Tutto questo viene presentato come un percorso di libertà per la felicità. Come mai allora 12 milioni di Italiani tengono la boccetta di psicofarmaci sul comodino? Il picco di natalità in Italia si ebbe nel 1946 (oltre 1 milione di nati e in media oltre 3 nati per donna), quando eravamo nella miseria e appena usciti dalla guerra civile. Il triennio del covid che abbiamo appena vissuto è stato un pallido riflesso di quel che è stata la tragedia della guerra. Eppure nel dopoguerra hanno reagito con la speranza e l'Italia ha così avuto il boom economico negli anni '60 ed era la 4a potenza industriale mondiale negli anni '80. Tra il 1946 e il 1953 sono nati 6 milioni di bambini. Invece dal 1978 a oggi ne sono stati eliminati con l'aborto oltre 6 milioni. L'Italia è oggi 26a su 27 paesi UE per crescita economica, ha i salari più bassi tra i paesi sviluppati, ha un tasso di figli per donna pari a 1,2 ossia il più basso dell'Occidente. Ci siamo consegnati alla disperazione. Non crediamo più alla vita. Facciamo fuori 182 bambini ogni giorno e hanno la faccia tosta di dire che ci sono troppi obiettori perché non si riesce abbastanza ad abortire.
Il libro "Contro l'aborto" si apre con l'affermazione che su questo terreno non ci può essere dialogo. In termini assolutamente laici, sul piano medico, biologico, filosofico e logico la vita umana non può avere inizio che nel giorno del concepimento. Perfino un abortista non può che ammettere che qualsiasi altro limite tra vita e non vita è solo una convenzione senza alcuna base scientifica. La legge 194/1978 parla di 90° giorno ma è evidente che l'essere umano c'è anche all'89° giorno e anche prima!

La falsità dei 3 milioni di aborti clandestini diventò una campagna sostenuta da L'Espresso (lo stesso della lettera degli intellettuali contro Calabresi), poi da Repubblica di Eugenio Scalfari e infine del Corriere della Sera. Si aggiunse poi qualche cantautore, ci si mise Emma Bonino con la foto della pompa di bicicletta...

Nel frattempo in America, nel 1973, la Corte Suprema con la Sentenza Roe contro Wade legittima l'aborto in tutti gli Stati Uniti per qualsiasi epoca gestazionale. La sentenza è basata su un plateale falso: la dichiarazione di un presunto stupro subito da Norma McCorvey (alias Jane Roe) in cui lei diceva che non aveva potuto abortire a causa della legge Texana. In realtà non c'era stato nessuno stupro. Norma McCorvey spiegherà l'inganno anni dopo quando diventerà una attivista pro-life.
La normativa U.S.A. prevede come prassi comune l'aborto alla 24a settimana quando ormai il bambino potrebbe perfino vivere fuori dall'utero materno per arrivare all'abominio del partial birth abortion (in alcuni stati) che prevede il parto a termine con la soppressione del bambino durante la nascita.
Le oltre 600 cliniche Planned Parenthood sono un'architrave del sistema abortista, fatturano 2 miliardi di dollari e fanno 930.000 aborti l'anno. Perché? per soldi: è provato che vendono le parti dei bambini abortiti.
Questo orrore spiega perché negli Stati Uniti il movimento pro-life sia così agguerrito. Il movimento pro-life ha infiltrato propri attivisti nelle cliniche per ottenere informazioni sui tariffari. Un lavoro duro e penoso, raccontato nel film Unplanned. Il 24 giugno 2022 la sentenza Roe contro Wade è stata annullata con la Sentenza Dobbs che ha semplicemente affermato che l'aborto non è materia costituzionale ma di legislazione dei singoli stati.
Questo ha portato 27 stati a fare marcia indietro e a introdurre legislazioni più restrittive. Il Texas ha così emanato l'Heartbeat Act (legge sul battito): se all'ecografo si sente il battito l'aborto non si può più fare. E` logica elementare. Una donna quando si accorge di aspettare un bambino cosa dice? che aspetta un feto? un embrione?

Anche noi in Italia non dobbiamo stare a capo chino con la paura di affermare realtà scomode e divisive. Se l'hanno fatto in America allora si può fare anche in Italia. Altro che dire che la 194 è un diritto ed è intangibile (a parte l'articolo 9 sull'obiezione di coscienza che si vorrebbe abrogare)!

I sostenitori dell'aborto nei dibattiti usano sempre con lo stesso argomento: il caso di stupro o di figlio con disabilità. E allora? vogliamo aggiungere allo stupro anche l'omicidio di un innocente? Oppure decidiamo chi è umano sulla base delle sue funzionalità?

Se non riteniamo essere umano il concepito si arriva a quanto insegnava a Princeton il prof. Peter Singer, noto anche come animalista: sosteneva che, se si ammette l'aborto sulla base di diagnostiche prenatali che rilevano anomalie, allora è ugualmente lecito e logico l'infanticidio per lo stesso motivo. Puntualizzava anche che era meglio procedere entro le prime due settimane dalla nascita altrimenti i genitori si affezionano. Il ragionamento di Singer è purtroppo ineccepibile. Se si ritiene giusta la politica down-free ossia la soppressione sistematica dei feti affetti da trisomia 21 (attuata in Islanda e Danimarca) allora perché non ucciderli anche subito dopo la nascita? Se si ammette che quello non è un essere umano tutto diventa possibile. Nel resto dell'Occidente la percentuale di bambini abortiti per una qualsiasi sindrome cromosomica è pari all'88%. Con questi metodi, ad esempio, non nascono più bambini albini.

La selezione prenatale del diritto alla vita sulla base delle caratteristiche fisiche ha un nome preciso, eugenetica, ed è stata praticata dalla dittatura nazista. La regione Emilia Romagna ha deciso di recapitare gratis a casa di ogni donna incinta il NIPT (Non-Invasive-Prenatal-Test) che permette di fare un esame equivalente all'amniocentesi sul sangue materno per stimare (stimare!) il rischio di alcune alterazioni cromosomiche. 

Il primo ad introdurre l'aborto fu Lenin nel 1920, seguito da Hitler [nel 1927 per ragioni eugenetiche]. Poi Stalin lo proibì [nel 1936] perché gli occorrevano soldati, operai e contadini. Ed è imbarazzante dover citare proprio Stalin per mostrare come la denatalità di cui siamo preda ci devasterà: con 1,2 figli per coppia non è assolutamente pensabile mantenere 15 milioni di over-65 con relative spese sociali e sanitarie. Anche Papa Francesco agli imprenditori italiani, a settembre [2022] ha detto che ormai fare figli è diventato un atto patriottico3. Dobbiamo convincerci che l'ideologia dell'autodeterminazione è in realtà una ideologia di autodistruzione.

Perché tutto questo? perché pochi - e potenti - hanno deciso per una nuova cultura malthusiana ossia - per dirla in romanesco - "meno semo, mejo stamo" perché, si sostiene, la fetta di torta è più grande se siamo in pochi. Il fatto è che Malthus (1766-1834) ha avuto palesemente torto: è stato l'aumento di popolazione a portare la ricchezza nell'Occidente. Questa cultura imposta vuole ottenere che si facciano pochi figli e solo da parte di coloro che se li possono permettere ossia che li possono comprare. Ed evidentemente certa gente mica vuole figli che vengano da ovuli di neri o ispanici. Siamo al razzismo. Nelle riviste universitarie USA si trovano sempre annunci per la donazione di ovuli da parte di ragazze dal profilo genetico selezionato. Per la stessa ragione è un falso il cosiddetto "utero in affitto solidale". Conoscete i nomi dei ricchi che ne beneficiano: Nichi Vendola, Tiziano Ferro, Ricky Martin, Elton John, Nicole Kidman, ... non troverete mai una coppia di operai saldatori del lodigiano cui è stato donato un bambino da parte di Nicole Kidman!

Questa gente sfrutta la leva della propria ricchezza per storpiare la vita di un povero bambino e di una povera ragazza nel bisogno... perché se non sei nel bisogno non ti fai umiliare con queste cose. Invece quando queste stesse ragazze vengono aiutate a non abortire da un centro pro-life ecco che questo centro viene considerato un nemico del popolo.
Noi proponiamo da anni un "reddito di maternità", iniziativa che costerebbe assai poco rispetto al reddito di cittadinanza che, come è noto, è costosissimo, fonte di truffe e abusi. Ma la nostra proposta non viene accolta.

Non bisogna rassegnarsi e, soprattutto, bisogna sapere e far sapere. Occorre cercare insistentemente di aprire nuovi spazi di comunicazione su questi temi. A nostro favore sta la logica. A favore dell'aborto sta sostanzialmente solo un argomento egoistico. Non esiste il diritto all'aborto (non c'è nemmeno nella 194)! Lo ha spiegato Madre Teresa di Calcutta nel 1979 a Oslo per il premio Nobel per la pace dove ha fatto, tra la sorpresa generale, un discorso antiabortista: ha detto che "se accettiamo che venga soppresso il bambino nel grembo della madre allora nulla vieta che io possa uccidere te o tu possa uccidere me". Un discorso profetico nel momento attuale in cui vediamo una guerra assolutamente insensata alle porte dell'Europa.


[1] Questo riassunto, che non è stato rivisto da Mario Adinolfi, sintetizza quanto trovate nei video indicati nella pagina.
[2] Vedi resoconto stenografico, pag 42ss
[3] Vedi DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI ALL'ASSEMBLEA PUBBLICA DI CONFINDUSTRIA (12 settembre 2022): "È un brutto inverno demografico, che va contro di noi e ci impedisce questa capacità di crescere. Oggi fare i figli è una questione, io direi, patriottica, anche per portare il Paese avanti.".